Il processo percettivo è un’interazione dinamica ed è considerato un atto creativo suggerito dalla struttura dell’opera e dalla scala dei valori che l’individuo si suppone abbia interiorizzato. All’atto percettivo suggerito dalla struttura dell’opera concorrono il livello di conoscenza, il tipo di attenzione, la motivazione dell’individuo e non per ultimo la componente cromatica.
Questi fattori agiscono come filtro privilegiando percezioni di valore positivo, cioè più consoni per l’individuo e negandone altre che lo possono disturbare.
Numerose ricerche hanno confermato che la componente cromatica abbia grande capacità di influenzare l’attività emotiva viscerale, ad esempio è noto che il colore rosso e l’arancione stimolano l’attività cerebrale, l’attenzione, la creatività, mentre il blu e il verde sono ideali per rilassarsi e riflettere.
Questi presupposti sono alla base della ricerca creativa e degli studi dell’artista cuneese Gioler, pseudonimo con cui firma i suoi quadri Giorgia Lerda, che dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Felice Casorati a Torino, si è laureata in psicologia a Padova con tesi sulla percezione visiva dell’opera d’arte.
Nel proporre soggetti simili ma con colorazioni differenti la curiosità diventa quella di capire quale abbinamento cromatico colpisce di più chi osserva le sue opere: cercare l’empatia che crea il colore sul cervello umano.
In questo contesto l’atto visivo non è solo l’inizio di un percorso di interazioni sensoriali ma diventa funzionale all’esperienza percettiva.
Così è nata la collaborazione tra l’artista ed il Centro Ottico Optometrico di Cuneo, non nuovo a contaminazioni artistiche, che già in precedenza ha ospitato esposizioni di opere di artisti locali.
Durante l’intero mese di luglio una serie di lavori di Gioler, aventi per soggetti i bambini, sono esposte in Piazza Europa 18 nei locali del Centro Ottico Optometrico dove l’artista sarà presente per raccogliere le emozioni di chi le osserva.
Se hai da 5 a 105 anni raccogli l’invito e vieni a dare la tua opinione.